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Evidence Based Medicine, più tutto il resto: È la stampa, bellezza; Farmacista & Cittadino; Meno tasse per tutti...

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Località: Italy

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13 settembre 2006

Farmacista & cittadino
Volevate i farmaci su Internet?

I farmaci acquistati on line spesso sono farmaci falsificati e, comunque, il loro impiego fai-da-te espone il paziente a numerosi rischi legati sia agli effetti collaterali, sia alle possibili interazioni con altre terapie. L'allarme è lanciato, su una delle riviste scientifiche più importanti, The Lancet, da due medici. Essi hanno curato una donna, che ha perso la vista quasi completamente in seguito al consumo prolungato di medicinali a base di steroidi, acquistati su Internet da un'azienda thailandese.



La notizia è apparsa sul settimanale Panorama del 25 agosto 2006

08 settembre 2006

Farmacista & cittadino
Volevate i farmaci al supermercato?

Partita da poche settimane, la vendita dei farmaci nei supermercati riporta le prime segnalazioni, arrivano dagli scaffali della parafarmacia del Carrefour di Le Gru a Grugliasco. Si tratta di alcune irregolarità notate da clienti-farmacisti che sono andati a curiosare: "Vanno a fare la spesa e curiosano tra medicinali e prodotti del comparto - spiega Mario Giaccone, presidente dell'Ordine di Torino e Provincia, allertato dai suoi colleghi - e, da professionisti che sanno fare il proprio mestiere, si accorgono di problemi che un semplice cittadino non sarebbe in grado di notare non avendo le competenze per farlo. Di certo però, e questo è un bene sottolinearlo non vanno lì nelle vesti di detective".

Giaccone denuncia la mancanza di controlli: "Nelle farmacie tradizionali le visite dei Nas sono di routine. A queste, poi, si aggiungono i controlli svolti dai farmacisti delle Asl. E' evidente che nei supermarket e nelle parafarmacie i medicinali non sono sottoposti allo stesso trattamento". Uno dei prodotti segnalati non doveva essere in vendita, perché ritirato dal mercato in via cautelativa dal ministero della Salute, era invece offerto al pubblico. "Si tratta di un integratore a base di cimicifuga racemosa - spiega Giaccone - Il 7 agosto scorso il ministero ha deciso di toglierlo dal commercio in via cautelativa perché potrebbe essere tossico per il fegato. In realtà è ancora tutto da dimostrare - aggiunge il presidente dell'Ordine - ma, nel frattempo, è stato ritenuto giusto sospenderne la vendita". L'altro caso ha richiesto l'intervento dei Nas e al sequestro della merce. Si tratta di alcune confezioni di Ketur Test, per l'autodiagnosi del diabete.

Ad alcune confezioni mancava la fustella, indispensabile per il rimborso del prodotto da parte della Regione. "Si tratta di due episodi significativi - sottolinea Giaccone - perché dimostrano che i controlli non sono sufficienti sia a garantire la salute del cittadino sia a evitare guai sul fronte amministrativo con possibili frodi per la Regione. Dunque le nostre si stanno rivelando preoccupazioni più che fondate". Rispetto ai professionisti impiegati nella parafarmacia sotto accusa Giaccone ammette che sarà l'Ordine a valutare quali provvedimenti adottare: "Tuttavia il caso è piuttosto complesso poiché questi lavoratori rispondono al direttore della struttura che è responsabile degli acquisti ma non è a sua volta un farmacista".

Fonte: http://www.doctornews.it/

06 settembre 2006

Farmacista & cittadino
Farmacia prima della classe

Una recente indagine promossa dal Centro formazione managerment terziario (CFMT), facente capo a ManagerItalia e Confcommercio, ha conferito alla farmacia il primo posto nella classifica dei servizi, con specifico riferimento ai settori del terziario, pubblico e privato. La ricerca ha voluto indagare il livello di soddisfazione e di gradimento degli utenti attraverso duemila interviste a un campione rappresentativo della popolazione italiana.
Lo studio ha aggiornato i dati di due analoghe rilevazioni condotte nel 1996 e nel 2002, con il risultato che le farmacie risultano in pole position nella classifica dei servizi più graditi, con un punteggio attuale di 81 rispetto al 79,2 del 2002. La riaffermazione di questo settore è stata motivata dalla capacità della farmacia di soddisfare alcune importanti esigenze del consumatore, come la convenienza, la cura nel gestire le relazioni, la personalizzazione del servizio e la professionalità con aumento dell’informazione.


Tratto da “Tema farmacia”, n° 7, settembre 2006, pagina 7

01 settembre 2006

È la stampa, bellezza
La Chiesa è più avanti?

Nel suo post del 31 agosto 2006, dedicato alle energie alternative e al lavoro, Beppe Grillo scrive, tra l'altro: «La Chiesa, pur con i suoi limiti, i suoi dogmi sembra più avanti della società italiana.»

Non mi sembra che sia così avanti, come dice Grillo, rispetto alla società italiana: il problema del petrolio (risorsa non rinnovabile, situata in aree instabili dal punto di vista politico, inquinante, destinata a esaurirsi, dominante rispetto ad altre fonti di energia) non è certo un problema di oggi; molte persone (che pure non hanno né l'autorità né i mezzi del clero) segnalano già da molti anni il problema: ma dov'era la Chiesa, allora? Mi sembra evidente che essa stia andando "a rimorchio": ha trovato un argomento che preoccupa "la gente", che fa ascolto, e ci si butta. Tutto qui. Non è avanti, è indietro!

Anche rispetto ad altri argomenti, che mi vengono in mente a caso, contesto l'argomento per cui la Chiesa cattolica sarebbe più avanti della società italiana.

Il clero è fatto tutto da uomini, e ancora recentemente il Papa ha detto che la donna prete non si farà. Altre chiese cristiane, non cattoliche, hanno la donna prete. Eppure, la Bibbia è la stessa per tutti! Nella società italiana, la donna ha una posizione più avanzata rispetto a quella che ha nella Chiesa cattolica.

Il Papa è un monarca non eletto dai fedeli ma da un circolo chiuso di cardinali, a loro volta nominati per cooptazione dai papi precedenti: è un sistema molto lontano dalla democrazia...

La Chiesa cattolica invita i fedeli a spogliarsi di tutto, a donare gli averi ai poveri e a diventare poveri. Però possiede una banca, lo IOR. Uno che ha una banca è uno povero? Per me, la contraddizione è evidente.
E poi, a proposito di IOR, avrei una domanda, da girare a Grillo: ti sembra un'istituzione trasparente?

Mi sembra evidente il tentativo di tirare Grillo dalla loro parte, perché toccano con mano il séguito che ha, senza scoprirsi troppo. Per un Bertone che oggi lo elogia, la Chiesa ha le mani libere di mettere Grillo in croce con l'intervento, un domani, di qualche altro prelato.